Pembrolizumab nei pazienti con carcinoma uroteliale avanzato: tasso complessivo di risposta del 24% nei pazienti con tumore PD-L1-positivo
I dati sull'uso sperimentale di Pembrolizumab ( Keytruda ), un farmaco anti-PD-1, nel tumore uroteliale avanzato ( anche conosciuto come cancro della vescica ) positivo per PD-L1 sono stati presentati all’ESMO ( European Society for Medical Oncology ) 2014 Congress.
I primi risultati presentati hanno mostrato un tasso complessivo di risposta del 24% con Pembrolizumab in monoterapia, ( n=7/29 ), e un tasso di risposta completa del 10% ( 3/29 ).
Al momento della analisi, la durata di risposta variava da 16+ a 40+ settimane con 6 responder su 7 che hanno continuato la terapia.
Nello studio, in corso, il 64% ( 61/95 ) dei pazienti esaminati aveva tumori positivi per l'espressione di PD-L1.
Pembrolizumab è un anticorpo monoclonale umanizzato che blocca l'interazione tra PD-1 e i suoi ligandi, PD-L1 e PD-L2. Legandosi al recettore PD-1 e bloccando l'interazione con i ligandi del recettore, Pembrolizumab ripristina la risposta immunitaria mediata dalla via di segnalazione PD-1, compresa la risposta immunitaria antitumorale.
Lo studio di fase 1b, KEYNOTE-012, sta valutando Pembrolizumab in monoterapia al dosaggio di 10 mg/kg ogni due settimane in pazienti con carcinoma della vescica in fase avanzata, il cui tumore è risultato essere positivo per l'espressione di PD-L1 ( n=29 ).
Mediante test immunoistochimico, i tumori sono stati classificati come PD-L1-positivi nel caso in cui fossero state riscontrate un numero di cellule tumorali con espressione del marcatore PD-L1 maggiore o uguale all’1%, o qualsiasi colorazione positiva con lo stesso reagente nello stroma tumorale.
La maggior parte dei pazienti aveva ricevuto, in precedenza, una o più linee di terapia.
A sei mesi, il 58% dei pazienti era vivo, e la sopravvivenza globale mediana era pari a 9.3 mesi. Inoltre, la riduzione del tumore è stata raggiunta nel 64% dei pazienti.
Gli eventi avversi erano in linea con i dati di sicurezza riportati in precedenza per Pembrolizumab.
Gli eventi avversi più comuni, correlati al trattamento e valutati dagli sperimentatori ( che si sono verificati in due o più pazienti ) hanno incluso: affaticamento ( 18% ), edema periferico ( 12% ) e nausea ( 9% ).
Gli eventi avversi di grado 3-5 correlati al trattamento, valutati dallo sperimentatore, si sono verificati in 4 pazienti.
Una reazione correlata all'infusione è stata osservata, e un paziente ha interrotto Pembrolizumab a causa di una reazione avversa correlata al trattamento.
Non ci sono stati decessi correlati al trattamento. ( Xagena2014 )
Fonte: Merck, 2014
Onco2014 Uro2014 Farma2014
Indietro
Altri articoli
Opdivo a base di Nivolumab nel carcinoma uroteliale: indicazione, posologia e avvertenze
Nivolumab ( Opdivo ) è un anticorpo monoclonale immunoglobulina G4 ( IgG4 ) umano ( HuMAb ), che si lega...
Nivolumab nel trattamento del carcinoma uroteliale localmente avanzato o metastatico: studio di fase 2 in aperto CA209275
La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab ( Opdivo ) 3 mg/kg come agente singolo per il trattamento di pazienti con...
Esiti riferiti dai pazienti con carcinoma uroteliale avanzato non-idonei al trattamento con Cisplatino e trattati con Enfortumab vedotin di prima linea da solo o con Pembrolizumab
Il tumore uroteliale localmente avanzato / metastatico ( la/mUC ) influisce sulla qualità di vita ( QOL ) e sul...
Efficacia e sicurezza di Disitamab vedotin nei pazienti con carcinoma uroteliale localmente avanzato o metastatico HER2-positivo
Sono state valutate l'efficacia e la sicurezza di Disitamab vedotin ( Aidixi ), un nuovo anticorpo umanizzato anti-recettore del fattore...
Tecentriq a base di Atezolizumab nel trattamento di: cancro uroteliale, cancro del polmone non-a-piccole cellule, cancro a piccole cellule polmonare, cancro mammario triplo negativo, carcinoma epatocellulare
Tecentriq è un medicinale che contiene il principio attivo Atezolizumab, ed è impiegato nel trattamento delle seguenti forme di cancro:...
Mantenimento dell'inibizione PARP con Rucaparib dopo chemioterapia per carcinoma uroteliale metastatico
Esiste un fenotipo di deficit di riparazione del DNA ( DRD ) all'interno di un sottogruppo di carcinomi uroteliali metastatici...
Durvalumab più Olaparib nei pazienti precedentemente non-trattati, non-idonei al Platino con carcinoma uroteliale metastatico: studio BAYOU
Le mutazioni del gene di riparazione mediante ricombinazione omologa ( HRRm ) sono comuni nel carcinoma uroteliale ( UC ),...
Studio EV-302/KEYNOTE-A39: la combinazione Enfortumab vedotin e Pembrolizumab ha prodotto un miglioramento della sopravvivenza rispetto alla chemioterapia nel carcinoma uroteliale avanzato
I dati dlelo studio di fase 3 EV-302 /KEYNOTE-A39 hanno mostrato che nel carcinoma uroteliale localmente avanzato o metastatico,...
La combinazione di Sacituzumab govitecan ed Enfortumab vedotin ha prodotto tassi di risposta elevati e precoci nei pazienti con carcinoma uroteliale metastatico resistente al trattamento
Dai risultati dello studio di fase 1 DAD ( Double Antibody Drug Conjugate ), la combinazione dei coniugati anticorpo-farmaco (...